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Potete parlarci un po’ del vostro metodo di lavoro? C’è qualcosa che vi fa dire, durante il processo di creazione: “questa sarà una carta da parati”? Oppure è una decisione che prendete a priori e vi muovete con un disegno o un’ispirazione precisa in mente?
Ci piace immaginare che la carta da parati possa essere per le pareti come un abito e che, come tale, possa essere diverso a seconda dell’occasione: casual, glamour, ironico, sofisticato, minimal.
Le contaminazioni che entrano in gioco vanno dal mondo della moda al tessile, dall’arte alla grafica. Le nostre diverse skills ed esperienze, come il background da disegnatrice tessile di Draga e l’arte di Aurel, hanno permesso di ampliare la sfera di tecniche e pattern da poter utilizzare, aggiungendo così serigrafie, ricami, pitture materiche o fluide al nostro repertorio.
Nel processo di creazione solitamente non partiamo da una decisione a priori ma lasciamo che qualcosa di inaspettato, come una camicia anni ’70 o uno strappo o una cucitura, attiri la nostra attenzione, facendoci così pensare: “questa sarà una carta da parati!”.
La sua decorazione segue poi le ispirazioni e ricerche che realizziamo anche nel processo di creazione dei prodotti di arredo e che riflettono il nostro approccio più artistico, da sempre segno distintivo di Draga&Aurel.
Osservando, un po’ a volo d’uccello, le carte da parati che avete creato nel tempo per Wall&Decò, ho avuto l’impressione di attraversare una piccola storia dell’Arte moderna: c’è l’optical, il collage, il ready-made, la suggestione del materico, l’achrome… Si parla molto, oggi, del rapporto fra Arte (con A maiuscola) e design d’interni. Voi, designer e artisti, come vivete questo rapporto?
L’arte ha sicuramente svolto un ruolo fondamentale nell’educazione e nella formazione di tutti noi. Nel nostro caso, ad esempio, il rapporto con l’arte e con le sue infinite sfaccettature è cominciato con l’Accademia delle Belle Arti ed è perdurato anche nelle nostre esperienze successive. Possiamo dire infatti che sia stata “Lei”, con la sua forte influenza e ispirazione, a condurci fino a quel luogo di incontro che è Draga & Aurel, in cui tutte le nostre anime, dal design alla moda, dai tessuti alle arti visive, si sono armoniosamente miscelate.
L’arte è quindi al centro del nostro lavoro, sia nel processo di ricerca e ispirazione che nella scelta di come realizzare il prodotto, sia quando creiamo un oggetto indifferente alla sua funzione e uno che, al contrario, trova nella funzione la propria ragion d’essere.
Una stanza rivestita con una vostra carta da parati. All’interno, un personaggio della Storia o della Fiction (dalla letteratura al cinema). Chi è?
Westwood: punk, icona, attivista. A cinque anni realizzava scarpe, a dodici creava i suoi abiti e adesso, a 77 anni, gira in bici per Londra e vuole (ancora) salvare il mondo. Creativa, brillante e ribelle per natura, ha creato il proprio impero dal nulla, rimanendo sempre fedele ai suoi principi. Incoraggiare la propria libertà di espressione e la libertà di essere se stessi senza temere il giudizio degli altri: questo suo essere “essere punk” è ciò che le ha permesso di non arrendersi mai e di lasciare il segno.
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