Donatella Spaziani

1:5

  • roll dimension: 45 x 1500 cm
  • pattern dimension: W540 x 360H cm

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1:5

"Elementi diversi si alternano per restituire un’unica superficie, leggera e il più possibile ariosa” - D. Spaziani

Interessata all’utilizzo di scampoli di tappezzeria quale genesi del suo lavoro, per la prima volta, Donatella Spaziani è invitata a realizzare la sua carta da parati.

L’artista da vita al progetto intitolato 1:5 attivando un processo circolare partendo dall’utilizzo di antiche carte da parati assemblate insieme in un patchwork colorato per arrivare alla sua opera su wallcovering. Scansionate e ingigantite per 5 volte, le antiche carte si trasformano alterando l’immagine originale in un’esplosione di figure giganti e innumerevoli dettagli. 

Ritorna in 1:5 la capacità di Donatella Spaziani di raffigurare la sintesi del corpo nello spazio attraverso l’uso della carta da parati. Cifra stilistica dell’artista, sagome di figure nere, tratte da una serie di auto scatti, compaiono anche in questo progetto, trasposte a parete attraverso la tecnica del disegno, fluttuanti tra macroscopici fiori e particolari solitamente invisibili. 

La tecnica dell’assemblaggio di ritagli di carte diverse rende libero l’incontro simbolico di tre storie. Le carte utilizzate sono tutte di inizio Novecento e provengono dalle Case comunali di San Pietroburgo, dall’Inghilterra e da Parigi. Altrettanto libero è l’accostamento dei ritagli, nessuna preoccupazione nella gestione delle proporzioni o dei punti di congiunzione a favore del confronto marcato delle differenze.  

Guardando 1:5 si attiva un gioco di percezione che apre a diversi punti di vista e prospettive dello stesso progetto in base alla distanza con cui lo guardiamo. Come se l’artista avesse applicato una lente di ingrandimento sulla parete, si mette in rilievo il dettaglio a favore del tutto in un tributo alla storia e alla flessibilità di un nuovo supporto - il wallpaper - entrato nella ricerca artistica contemporanea.

Donatella Spaziani

Donatella Spaziani (Ceprano 1970) vive e lavora a Roma. Alla base della sua ricerca c’è il disegno come momento progettuale che si traduce in fotografia, scultura o suono.

Il corpo come involucro o come unità di misura è l’elemento che utilizza per indagare lo spazio, la forma e il segno; ha lavorato spesso con musicisti e poeti contemporanei. Tra le numerose mostre: MoCa–Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2010); Expo Universale di Shangai (2010); Industria SuperStudio, New York (2011); National Centre for Contemporary Arts, Mosca (2011); Museo MACRO, Roma (2016); Auditorium parco della musica, Roma; Chini Museo, Borgo San Lorenzo (FI) (2019), Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen (2021).

Donatella Spaziani